AMBIENTE
Perplessità
e preoccupazione per il progetto di
recupero della casermetta sul promontorio
di Punta Giglio da parte della CGIL
Camera del Lavoro di Sassari, unitamente
allo SPI di Sassari e alla Lega SPI
Bassa Nurra di Alghero
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Alghero,
21 aprile 2021
La
CGIL Camera del Lavoro di Sassari, unitamente
allo SPI di Sassari e alla Lega SPI Bassa Nurra
di Alghero, esprime perplessità e preoccupazione
per il progetto di recupero della casermetta sul
promontorio di Punta Giglio, soprattutto per le
ripercussioni che la sua realizzazione sta avendo
e potrà avere sul delicato ecosistema dell’area,
di notevole valore ambientale, naturalistico e
paesaggistico di rara bellezza, all’interno del
Parco Naturale di Porto Conte, sito identitario
della popolazione algherese e uno dei simboli
più importanti del golfo.
I
gigli di Punta Giglio -
Ph. Archivio Alghero Cronache
CGIL e SPI, alla luce delle evidenze scientifiche
emerse, e delle istanze di annullamento parziale
avanzate dalle associazioni ambientaliste avifaunistiche,
nonché del parere dell’ ISPRA (Istituto Superiore
per la Protezione e la Ricerca Ambientale) che
ha evidenziato gravi carenze nello studio di incidenza
ambientale del progetto, auspicano la sospensione
dei lavori, nuove valutazioni e la revisione del
progetto, salutano positivamente la nascita del
comitato per Punta Giglio con il quale condividono
le stesse preoccupazioni. Senza entrare troppo
nel merito delle questioni procedurali e legali,
che pensano siano corrette dal punto di vista
formale, affermano che il progetto, peraltro già
ridimensionato rispetto a quello iniziale, abbia
travalicato lo spirito della normativa di riferimento,
nella parte che riguarda l’utilizzo dell’immobile
e del sito stesso, inoltre è stato modificato
l’aspetto esteriore del rudere intervenendo anche
sulla flora ricostituitasi intorno al complesso.
I pronunciamenti degli organismi tecnici competenti
in materia avi-faunistica dimostrano come i problemi
per le colonie degli uccelli marini si manifestino
soprattutto durante le ore serali e notturne,
ciò dimostra che in fase di verifica del progetto
non si è prestata la necessaria attenzione e perizia,
non avvalendosi dei pareri degli organismi competenti.
Cormorano
- Ph.
Archivio Alghero Cronache
Non si può accettare che un luogo dell’Anima Algherese
come Punta Giglio, venga trattato senza la dovuta
sensibilità, non convincono infatti le motivazioni
ben confezionate, declamate come in un dépliant,
nell’articolo apparso sulla Nuova Sardegna del
28 dicembre 2020 dove si parla di museo e foresteria
e di percorsi storico religiosi, il progetto così
com’è non andava approvato, è sin troppo evidente,
date le caratteristiche del sito, che si sia data
maggiore importanza all’aspetto imprenditoriale
rispetto a quello della tutela ambientale. Dai
responsabili della cooperativa vincitrice del
bando sono state richiamate soluzioni come la
navetta elettrica, per consentire il trasporto
di persone anziane e con disabilità, affermando
in questo modo la sensibilità verso le problematiche
dei non più giovani e diversamente abili e verso
l’ambiente. Rileviamo infatti, che queste soluzioni
validissime e condivisibili, insieme al punto
di ristoro e servizi igienici, sono le uniche
che hanno validità in questo progetto, viceversa
non hanno nessuna motivazione il museo i posti
letto e tanto meno la trasformazione della vasca
esistente in piscina.
Mirto
bianco a Punta Giglio - Ph.
Archivio Alghero Cronache
Deve essere garantita l’integrità ambientale,
la fruibilità deve avvenire solamente durante
le ore diurne, attraverso passeggiate o percorsi
guidati e contingentati, nei periodi indicati
dai tecnici competenti dell’ente Parco. Durante
le ore notturne deve essere vietata qualunque
attività.
Il museo e i posti letto e altre cose similari
non possono e non devono trovare collocazione
all’interno del territorio del parco in senso
stretto, ma possono trovare valida collocazione
a Maristella, ai piedi di Punta Giglio oppure
a Fertilia porta d’ingresso della costa e del
Parco, sede naturale di un eventuale museo del
periodo bellico, per la sua storia segnata dalle
ripercussioni delle guerre e per la prossimità
ai luoghi.
Garzette
- Ph.
Archivio Alghero Cronache
Da
questa vicenda emerge la necessità di una migliore
definizione delle aree da proteggere all’interno
del Parco Naturale di Porto Conte, che a sua
volta sottintende un rafforzamento del settore
scientifico e del suo peso nella fase gestionale
dello stesso. Così come emerge l’urgenza di
definire cosa si può fare e chi deve fare all’interno
del Parco, perché questa volta è toccato a Punta
Giglio ma nei prossimi anni potrebbe toccare
a Capo Caccia con il suo faro o ad altre situazioni
simili.
CGIL,
SPI e Lega Bassa Nurra, coerentemente con la
posizione espressa dalla CGIL alla nascita del
Parco di Porto Conte, ribadiscono che i ruderi
presenti nel territorio del parco devono essere
recuperati e utilizzati per le necessità gestionali
del parco, eventuali affidamenti a esterni devono
mantenere le stesse finalità. Per quanto concerne
la concessione di unità ricettive o logistiche
di servizio al Parco e al turismo lungo la costa
da Fertilia a Capo Caccia, pensiamo che possano
e debbano essere collocate a Fertilia e nelle
altre borgate dell’agro di Alghero, risollevando
così le sorti delle stesse in declino da anni,
per promuovere e migliorare quella interazione
e integrazione tra il parco e il territorio
circostante e il comune, premessa promessa alla
nascita del Parco naturale di Porto Conte.
CGIL,
SPI e Lega Bassa Nurra propongono una politica
di valorizzazione e utilizzo del meraviglioso
territorio di Alghero e del suo esclusivo Centro
Storico. Propone una progettualità che metta
in risalto le sue bellezze naturali, ambientali,
storiche e architettoniche, che affronti il
problema atavico della inadeguatezza dell’offerta
turistica e della disorganizzazione del settore.
Alghero
non abbisogna di altre strutture ricettive, ma
di far lavorare tutto l’anno quelle esistenti,
contenendo le spese e consolidando i guadagni,
rendendo stabili i posti di lavoro. Per realizzare
tutto questo occorre specializzare l’offerta turistica,
conservando la vocazione alla vacanza estiva e
alla fruizione delle spiagge e del mare da parte
delle famiglie e delle giovani generazioni, ma
contemporaneamente puntare sul turismo dei diversamente
giovani (gli anziani) e i diversamente abili.
Sono essi infatti che per ovvie ragioni sono liberi
da vincoli lavorativi e possono fare turismo tutto
l’anno, bisogna pensare ad un sistema e ad una
città alla loro misura. Un sistema turistico integrato
che guardi a questo settore della popolazione
senza pregiudizi, che risponda alla domanda e
alle loro esigenze, rafforzando i servizi, senza
perdere di vista le altre tipologie turistiche.
Rosmarino
- Ph.
Archivio Alghero Cronache
Lo stop ai lavori, imposto dalla Direzione Generale
Assessorato All’ambiente della Regione Sardegna,
su istanza delle associazioni avi-faunistiche,
dà ragione alle nostre preoccupazioni e perplessità,
condivise con il Comitato per Punta Giglio. Per
questo, invitiamo con convinzione la classe politica
Algherese ad assumersi le proprie responsabilità,
riprendendo le redini della gestione del nostro
territorio, senza farsi dettare da altri: enti
statali o regionali o addirittura privati, l’individuazione
delle politiche di programmazione economica, ambientale,
sociale e culturale.
L'accesso
per Punta Giglio - Ph.
Archivio Alghero Cronache
CGIL,
SPI e Lega bassa Nurra sollecitano un intervento
del Sindaco al fine di verificare, mettendo
intorno ad un tavolo gli attori della vicenda,
se ci siano le condizioni per fermare i lavori
e richiedere la modifica del progetto, inoltre
insieme alle altre Istituzioni, forze politiche,
associazioni, organizzazioni sindacali e imprenditoriali,
aprire una verifica sulla piena realizzazione
delle finalità e degli obiettivi fondanti del
Parco Naturale di Porto Conte.
Contemporaneamente
richiede un incontro per presentare e proporre
un progetto di sviluppo turistico integrato
finalizzato alle categorie che la CGIL tutta
rappresenta, anche alla luce delle attuali vicende
del Parco.
Fonte:
SPI CGIL - Lega Bassa Nurra
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